Cosa ho letto: Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli

 



Uso molto Facebook e pochissimo Instagram, di quest'ultimo social sono solo una grande spettatrice, perlopiù di account che parlano di libri. È grazie a uno di questi che ho scoperto TUTTO CHIEDE SALVEZZA di Daniele Mencarelli edito da Mondadori. Mi sono bastate poche righe per coglierne la potenza.

Il romanzo è la storia autobiografica di Mencarelli, il quale ha passato una settimana in un reparto di psichiatria, dopo un TSO. La vicenda, in tutta la sua crudezza, scava dentro l'essere umano senza riserve. La scrittura è asciutta, senza fronzoli, ma a tratti poetica. E sono proprio la poesia e la scrittura a salvare Daniele negli anni a venire. Nel romanzo troveremo dei personaggi atipici, difficili, dipinti dapprima come estranei; alla fine saranno più simili a noi più di quanto si creda. Uno sguardo schietto, sincero, su un mondo controverso: medicina, scienza, umanità, paure, fragilità, tutto condito dalla penna magistrale e spietata dell'autore.

📖 Breve estratto:
"Che cura può esiste per come è fatta la vita, voglio di', è tutto senza senso, e se ti metti a parla' di senso ti guardano male, ma è sbagliato cerca' un significato? Perché devo avere bisogno di un significato? Sennò come spieghi tutto, come spieghi la morte? Come se fa ad affrontare la morte di chi ami? Se è tutto senza senso non lo accetto, allora vojo mori'."

Trama⬇
Ha vent'anni Daniele quando, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto a un TSO: trattamento sanitario obbligatorio. È il giugno del 1994, un'estate di Mondiali.
Al suo fianco, i compagni di stanza del reparto psichiatria che passeranno con lui la settimana di internamento coatto: cinque uomini ai margini del mondo. Personaggi inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi, travolti dalla vita esattamente come lui. Come lui incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura.
Dagli occhi senza pace di Madonnina alla foto in bianco e nero della madre di Giorgio, dalla gioia feroce di Gianluca all'uccellino resuscitato di Mario. Sino al nulla spinto a forza dentro Alessandro.
Accomunati dal ricovero e dal caldo asfissiante, interrogati da medici indifferenti, maneggiati da infermieri spaventati, Daniele e gli altri sentono nascere giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco mai provati. Nei precipizi della follia brilla un'umanità creaturale, a cui Mencarelli sa dare voce con una delicatezza e una potenza uniche.

⭐⭐⭐⭐⭐
 Cinque stelle, tutte meritate.

Commenti

  1. Ho l'e-book, ma per ora ho solo visto la serie su Netflix. Mi è piaciuta, leggerò anche il libro!

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