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Cosa ho letto: Creature grandi e piccole di James Herriot

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Quando ho visto la locandina della serie su Sky non credevo ai miei occhi. Il mio veterinario preferito stava per arrivare in tv; parlo di James Herriot. Ho conosciuto Herriot nel '96 (come si evince dalla copertina della mia copia) e mi innamorai subito di questo dolce e ironico veterinario scozzese. Anche se sono passati tanti anni ricordo ancora le belle sensazioni che mi suscitò; il fatto che il romanzo fosse ambientato nello Yorkshire mi faceva apprezzare ancora di più il romanzo. A quel tempo avevamo già visitato la campagna inglese, il Galles e l'anno dopo avremmo scoperto l'Irlanda. Era l'ambientazione perfetta, quella che piaceva a noi. Questo romanzo è rimasto nella mia libreria per anni, ha superato tre traslochi e l'ho sempre spolverato con infinita tenerezza. È una di quelle storie belle, pulite, che fanno bene al cuore. La serie (quest'ultima nuova) non è da meno. È ironica, pacata, in poche parole 'deliziosa'. Sarà perché tutto ciò mi è fa

Cosa ho letto: IL BALLO di Irène Némirovsky

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Trama: Per i Kampf l'organizzazione del ricevimento, a cui sono invitati i maggiorenti della città, è un'occupazione serissima. Tutto deve funzionare alla perfezione, come il meccanismo di un prezioso orologio. Proprio per questo, il ballo, che dovrebbe segnare l'ingresso della quattordicenne Antoniette nella brillante società parigina, è un sogno più per la madre, volgare e arcigna parvenue, che per la ragazza. Con una scrittura precisa e senza fronzoli, Irène Némirovsky racconta la vendetta che Antoniette saprà prendersi. C'è sempre un certo pregiudizio e/o spavento nell'approcciarsi a un classico, ma mi sentirei di consigliare (qualora si volesse iniziare a farlo) proprio da questa breve opera. L'edizione che ho io è di appena 123 pagine (e 38 sono di introduzione) e narra proprio la preparazione a un ballo. Non è un ballo qualunque, però. L'evento è in realtà una sorta di riscatto per i Kampf, i quali non vedono l'ora di restituire (da poveri arricch

Cosa ho letto: Il domani tra di noi di Charles Martin

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  Trama: Un aereo da turismo cade sulle montagne innevate dello Utah. Ha solo due passeggeri: un ortopedico di trentanove anni, Ben Payne, e una giornalista di trentaquattro, Ashley Knox. Lui ha fretta di tornare a casa per rappacificarsi con la moglie con la quale aveva litigato, lei è in procinto di sposarsi. Il volo che avrebbero dovuto prendere a Salt Lake City per Denver è stato annullato per l'arrivo di una tempesta e Ben aveva noleggiato un aereo privato offrendo un passaggio alla ragazza conosciuta all'aeroporto. Ben, che ha delle costole rotte, e Ashley che una frattura al femore, devono affrontare una situazione al limite della sopravvivenza. Per fortuna lui è uno sportivo, un appassionato trekker e quindi in grado di organizzare riparo e di trovare cibo... Premessa: sono favorevole alla trasposizione cinematografica di un libro, non lo sono per niente al cambio di copertina che diventa una sorta di locandina di un film. Anche il titolo a mio avviso è fuorviante: Il d

Cosa ho letto: Cambiare l'acqua ai fiori di Valerie Perrin

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  Trama:  Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una storia piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime che parevano nere si rivelano luminose. Lo ammetto, in genere sto lontana da quelli che io chiamo 'gli strilloni letterari'. Su 'Cambiare l'ac

Cosa ho letto: Eleanor Oliphant sta benissimo di Gail Honeyman

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  Spesso si sente dire che non siamo noi a scegliere un libro, ma un libro a scegliere noi. È quello che è successo a me con 'Eleanor Oliphant sta benissimo' di Gail Honeyman, edito da Garzanti. Non so quante volte in questi tre anni mi è passato sotto il naso, anche come 'fenomeno editoriale', ma non mi ci sono mai soffermata più di tanto. Avevo anche letto le recensioni bellissime, ma non mi aveva mai suscitato molto interesse. Tranne l'altro giorno. Ennesimo passaggio. Invece di scorrere, mi sono soffermata, ho scaricato l'anteprima ed è stato amore a prima vista, tanto da prendere la macchina e andare in una libreria del centro pur di iniziarlo il giorno stesso. Eleanor Oliphant ha scelto me, in questo preciso periodo, in cui mi sembra di vivere in una bolla. Come lei. La storia e la protagonista di questo 'delizioso' e angosciante romanzo sono due elementi da assimilare piano piano. Le recensioni parlano chiaro: o piace da matti o delude tantissimo,

Cosa ho letto: Diversity Hotel di Luca Zanforlin

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  Trama: Luca galleggia in una vita vuota dove tutto sembra sfiorarlo senza mai attraversarlo veramente. Ha da sempre un rapporto conflittuale con la famiglia, soprattutto con il padre, un ricco imprenditore che lui disprezza con tutto se stesso ma dal quale, comunque, continua a farsi mantenere. Un giorno l'avvocato di famiglia lo contatta per proporgli, o forse sarebbe meglio dire "imporgli", un lavoro: dovrà gestire per conto della famiglia un vecchio albergo vista tangenziale alla periferia di Milano. L'edificio è stato convertito in un condhotel, una struttura di mini appartamenti per affitti a medio termine. Per Luca è un'occasione imperdibile: finalmente potrà prendersi una rivincita sul padre, dal quale, a parte i soldi, non ha ricevuto mai altro se non critiche e biasimo. Con l'unico intento di squalificare la struttura e portare al fallimento l'impresa dell'uomo, Luca seleziona quello che dal suo punto di vista è un gruppo di disadattati ed e

Cosa ho letto: Central Park di Guillaume Musso

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Trama: New York. Otto del mattino. Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati l’una all’altro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima Alice era a una festa sugli Champs-Elysées; Gabriel suonava in un pub di Dublino. Com’è possibile? Per capire cosa sta succedendo non possono fare altro che agire in coppia, e la verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro vite. Mi sono imbattuta in Guillaume Musso per caso, non ricordo nemmeno cosa stessi cercando, ma una volta letta la trama e l'incipit non sono riuscita più a staccarmi. Una poliziotta e un pianista jazz si svegliano su una panchina a Central Park, ammanettati tra loro. E non si conoscono. Già questo basterebbe per innescare nel lettore la domanda più ovvia 'Cosa è successo?', ma a tutto questo si aggiunge il fatto che la donna fino a poche ore prima era a Parigi e l'uomo in un Pub in Irl

Cosa ho letto: Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli

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  Uso molto Facebook e pochissimo Instagram, di quest'ultimo social sono solo una grande spettatrice, perlopiù di account che parlano di libri. È grazie a uno di questi che ho scoperto TUTTO CHIEDE SALVEZZA di Daniele Mencarelli edito da Mondadori. Mi sono bastate poche righe per coglierne la potenza. Il romanzo è la storia autobiografica di Mencarelli, il quale ha passato una settimana in un reparto di psichiatria, dopo un TSO. La vicenda, in tutta la sua crudezza, scava dentro l'essere umano senza riserve. La scrittura è asciutta, senza fronzoli, ma a tratti poetica. E sono proprio la poesia e la scrittura a salvare Daniele negli anni a venire. Nel romanzo troveremo dei personaggi atipici, difficili, dipinti dapprima come estranei; alla fine saranno più simili a noi più di quanto si creda. Uno sguardo schietto, sincero, su un mondo controverso: medicina, scienza, umanità, paure, fragilità, tutto condito dalla penna magistrale e spietata dell'autore.  Breve estratto: "

Cosa ho letto: La chiave dei ricordi di Kathryn Hughes

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  Trama: A trentotto anni, dopo un divorzio difficile, Sarah è tornata a casa dei genitori, convinta di non avere più un futuro. Per distrarsi dai suoi problemi, decide di scrivere un libro su Ambergate, l'ospedale psichiatrico in cui lavorava il padre e che, dopo anni di abbandono, verrà presto demolito. Girovagando tra i corridoi di quell'enorme edificio in rovina, Sarah trova la valigia di una vecchia paziente. Dentro c'è un biglietto sui coi sono scritte poche righe, che la riguardano molto da vicino… Rintracciare quella paziente diventa una missione. Spinta da una forza che credeva di aver perduto, Sarah insegue i labili indizi lasciati da quella donna, ricostruendo così la storia di un dolore così grande da essere scambiato per follia, di un amore capace di rischiarare anche le tenebre più buie, di un segreto rimasto sepolto troppo a lungo… Inutile dire che la trama, così come è scritta, è assai affascinante. Ciononostante questo romanzo non è riuscito ad appassionarm

Cosa ho letto: Appunti sul dolore di Chimamanda Ngozi Adichie

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  Trama: La morte improvvisa dell'amatissimo padre nel giugno 2020, in piena pandemia, getta Chimamanda Ngozi Adichie in uno stato di rabbiosa prostrazione. Le consuete parole della consolazione la irritano, il formalismo dei riti la esaspera, il dolore la dilania. Ma i suoi pensieri e le sue sensazioni, l'analisi dei diversi modi di affrontare il lutto, quello nigeriano e quello occidentale, diventano occasione per una lucida e penetrante meditazione sulle cose ultime, oltre che un canto d'amore per colui che per primo le ha insegnato a non temere il giudizio degli uomini. Cosa significa morire in tempo di pandemia? Può significare che la notizia, addirittura l'immagine di un padre senza vita, arrivi tramite una call su Zoom; se si vive in continenti diversi e il lockdown inchioda il mondo intero alla propria abitazione, può significare anche attendere spasmodicamente la riapertura degli aeroporti per poter raggiungere la città natia e celebrare finalmente l'indisp